Lo studio di un caso esemplare:
Il Festival del Volontariato di Lucca 2013
di Diana Palvetti e Stefano D'Alessandro
Gli eventi sono un fenomeno socio-economico costantemente in crescita negli ultimi decenni. Da anni, infatti, le aziende si sono appropriate di questo mezzo “complesso” di comunicazione; più in particolare gli eventi sono “l’arma di punta” del cosiddetto marketing relazionale ed esperenziale; questo perché, in un mercato sempre più saturo, si è compresa l’importanza delle relazioni interpersonali e dell’esperienza come valore aggiunto nella trasmissione di messaggi, valori e nella veicolazione di significati
1. Le aziende sono diventate (attraverso eventi, esposizioni, mostre) sempre più spesso “fornitori” di emozioni ed esperienze, per promuovere i propri prodotti
2. Il Terzo Settore potrebbe trarre un immenso valore dalle conoscenze e pratiche della comunicazione esperenziale (e soprattutto dagli eventi). Innanzitutto perché, come si può facilmente intuire, le esperienze, emozioni, relazioni umane, il capitale sociale sono le sue risorse principali, il suo “pane quotidiano”, la sua specificità, e dunque le organizzazioni del Terzo Settore possono trarre enormi opportunità nello sfruttare questo mezzo di comunicazione, che fa leva proprio su questi aspetti. Nonostante tale opportunità, e nonostante anche il proliferare di eventi organizzati dal mondo del volontariato e del non profit in generale, non esiste una letteratura scientifica dedicata al tema, o un dibattito in ambito accademico o pubblico sulla condivisione delle buone pratiche, su vantaggi e difficoltà.
La finalità della ricerca è quella di comprendere quali sono le opportunità e difficoltà per le organizzazioni del Terzo Settore nel comunicare attraverso un evento. Per farlo, si è scelto come caso di studio singolo il Festival del Volontariato organizzato dal CNV (Centro Nazionale del Volontariato), giunto alla sua terza edizione nel 2013, anno in cui si scrivono queste pagine.
Si vuole capire, in concreto, perché il CNV ha deciso di organizzare un evento, in generale, ed un festival, nello specifico. Quali sono state le esigenze che lo hanno portato ad intraprendere questa scelta, quali i loro obiettivi comunicativi. Quali sono le opportunità per l'ente organizzatore rispetto ai proprio scopi (tra cui, il principale è diffondere la cultura del volontariato e della solidarietà) e, quindi, per tutto il Terzo Settore, di cui il CNV è uno dei principali esponenti.
Si pensi, ad esempio, all’Heineken Jamming Festival, al “Cornetto Algida Free Music”, come due casi di successo esemplari in questo senso. Ancora, quali opportunità un evento del genere può offrire al CNV rispetto agli altri medium da esso prodotti come il sito internet e la rivista Volontariato Oggi. È interessante anche comprendere quali opportunità offre questo medium per tutto il terzo settore, vista la sua originalità e la sua esemplarità. Di eventi, infatti, il non profit ne organizza da tempo, maratone televisive per raccogliere fondi, convegni, congressi, concerti di beneficenza.Eventi, però, che coinvolgono singoli enti o in collaborazione, per specifiche tematiche, o cause; oppure, pur avendo un approccio pluritematico (si dedicano, cioè, alla trattazione di diversi temi e problematiche sociali) utilizzano un unico linguaggio artistico come contenitore e collante per le diverse attività e temi sociali (ad esempio: il festival del cinema sociale, della fotografia sociale, ecc.)
Al contrario, la caratteristica peculiare del Festival organizzato dal CNV è che il suo tema è proprio il volontariato, nelle sue diverse declinazioni, associazioni e protagonisti. I temi ammessi al Festival coincidono con le problematiche affrontate dalle associazioni di volontariato, ed aspira ad essere contenitore di tutto il volontariato nazionale, di tutta la cultura e l'attività che esso rappresenta.
Queste sono le principali ragioni per cui si è scelto di studiare proprio questo caso di comunicazione sociale, e del perché lo si ritiene esemplare, e analizzando le opportunità e le difficoltà incontrate, si può costruire un modello valido anche per altre esperienze nel Terzo Settore.
Last but not least, un’altra ragione per cui abbiamo scelto proprio questo caso è la partecipazione diretta dei due ricercatori all'interno dell'ufficio stampa del festival, in qualità di addetti stampa. Un punto di vista interno che può far emergere interessanti particolari celati ad
un ricercatore esterno alla manifestazione.
Grazie a questo link potete scaricare il paper sul Festival del volontariato 2013
I riercatori hanno potuto assistere all'evento dall'interno avendo effettuato uno stage di 3 giorni nell'ufficio stampa del Centro Nazionale del Volontariato, organizzatore del Festival.