La comunicazione del diritto alla tutela del paesaggio e del territorio: due casi esemplari di comunicazione dei diritti della cittadinaza attiva
prof.ssa Gaia Peruzzi
anno accademico 2011/2012
Progetto di: Stefano D'Alessandro e Valentina Barca
Lo studio condotto attraverso questo lavoro di ricerca intende prendere in esame la comunicazione della salvaguardia e tutela del diritto al paesaggio tramite l’analisi di due casi esemplari: quello di Legambiente e Stop al consumo del territorio.
Perché abbiamo scelto questi due casi? Innanzitutto Legambiente è l'associazione più grande e conosciuta in Italia, l'influenza che riesce ad esercitare sui mezzi a stampa e sull'opinione pubblica è notevole, merito del suo grande lavoro che svolge da diversi decenni sul territorio italiano, merito anche delle sue campagne di comunicazione sociale di cui si parlerà nell'ultimo capitolo. Stop al consumo di territorio risulta molto interessante, perché, nonostante sia nata da pochi anni, nell'estate del 2008, è riuscita in poco tempo a catalizzare l'attenzione dei mezzi di comunicazione e coinvolgere nelle proprie battaglie influenti movimenti come Legambiente, appunto, Slow Food e altre associazioni presenti sul suolo nazionale. Nel primo capitolo si è voluto porre l’accento su quando emerge il bisogno nella società civile di difendere il paesaggio in quanto bene pubblico. Si racconterà brevemente di come e quando nascono i primi comitati, movimenti e associazioni che si attivano nella tutela di quello che, nel corso del tempo, diventerà un diritto riconosciuto anche dalla nostra Carta Costituzionale.
Nel secondo capitolo, invece, si esamineranno analiticamente gli aspetti giuridici del diritto al Paesaggio, distinguendo il concetto da quello di Territorio e Ambiente.
Infine nell'ultimo capitolo ci siamo interrogati su come Legambiente e Stop al consumo di territorio si muovono e comunicano in merito alla tutela del paesaggio, quali sono i loro principali canali utilizzati dalla loro comunicazione, i loro target di riferimento, quale tipo di comunicazione utilizzano, se preferiscono usare la denuncia, piuttosto che l'implementazione del capitale sociale, infine vedremo brevemente, da una breve analisi di alcune loro campagne, come concepiscono loro la comunicazione, se sia insomma un processo unidirezionale da emittente a ricevente o se, invece, riescono ad attuare processi inclusivi in grado di coinvolgere attivamente la cittadinanza. Lo faremo avvalendoci degli strumenti della ricerca bibliografica dei prodotti editoriali e giornalistici dei movimenti ma anche attraverso interviste ai loro principali esponenti, al fine di ricostruire la vita, gli obiettivi e i loro metodi di lavoro.
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