Agghiacciante. Dopo aver visto Draquila sarà molto, molto difficile non sentirsi indignati verso questo governo e la sua retorica del “fare”. Vedendo il lavoro della Guzzanti ci si rende conto di una cosa: cinema e tv si sono definitivamente scambiate di ruolo. Solitamente ci si aspetta che il cinema racconti storie e che la tv racconti i fatti. La Guzzanti ha dimostrato esattamente il contrario. Una lineare ricostruzione dei fatti: dalla oscura nascita del fenomeno Berlusconi - partendo dai dubbi fondi con i quali ha costruito Milano 2 fino alla nascita di Forza Italia - per arrivare allo scandalo della protezione civile. Una ricostruzione netta, decisa, attraverso testimonianze di persone comuni e personaggi importanti della cronaca nazionale come Massimo Ciancimino (figlio dell’ex sindaco mafioso di Palermo), attraverso vecchi blob televisivi e immagini di cinema verità che lasciano di stucco anche lo spettatore più prevenuto.
La forma del film richiama chiaramente il documentario-satirico alla Michael Moore ed è attualmente l’unica forma che riesca a consegnarci un affresco abbastanza realistico della situazione pubblica del nostro paese. Mentre il governo continua la lotta senza quartiere contro "fannulloni", "comunisti", "toghe rosse", "terroristi" la Guzzanti mostra il vero volto della sua "politica del fare”. Corruzione, giri di prostituzione, collusioni mafiose, restringimento dei diritti civili, irresponsabili violazioni di regole. È forse questo che il nostro governo intende per “politica del fare”? La Guzzanti è riuscita in maniera sapiente e impeccabile, disegnando amari sorrisi sulle bocche degli spettatori (proprio come faceva una volta la commedia all’italiana), a descrivere tutto quel sistema gelatinoso che si è infiltrato tramite amicizie, parentele, favori sessuali ed economici dentro la protezione civile, il governo e, dulcis in fundo, le tasche degli italiani. Un potere che non ha sprecato un attimo nel trasformare una delle più grandi tragedie della storia nazionale in un grande spettacolo mediatico, nonché grandissima opportunità per far fare affari agli amici della cricca. Quelli che, mentre L’Aquila crollava sotto le macerie, ridevano perché: un terremoto così quando ti ricapita?